Scopri come organizzare il tuo trekking a Sapa, nel Nord del Vietnam, come arrivarci, cosa portare, se affidarsi a un tour organizzato o al fai da te.
Sapa è una località molto famosa tra i viaggiatori, grazie ai suoi paesaggi incredibili, alle montagne ricoperte di foreste di bambù, di foresta pluviale, di cascate e di spettacolari risaie. I terrazzamenti di riso sono davvero magnifici. A fine agosto erano tinti di verde e giallo, sembravano dei dipinti.
Ci troviamo del nord-ovest del Vietnam, tra le montagne di Hoàng Liên Son e la valle di Muong Hoa. Qui si trova anche il Fan Si Pan (3143 m), la vetta più alta del Vietnam e dell’intera Indocina. Come avrai capito, si tratta di una zona estremamente naturale e incontaminata.
Trekking a Sapa, nel nord del Vietnam
I primi occidentali a scoprire Sapa sono stati i francesi nel ‘900, e da allora questa zona si è affermata sempre più come destinazione turistica famosa a livello mondiale. Rappresenta, infatti, una delle mete principali di chi si reca in Vietnam.
Nonostante ciò, durante i due giorni di trekking abbiamo incontrato solo una volta un altro piccolo gruppo di turisti. Ci tengo a specificarlo, perchè anche se è una zona molto famosa, è talmente grande e varia che permette di sentirsi quasi gli unici visitatori.
La città di Sapa non è particolarmente interessante, è molto costruita e troppo turistica. Al centro della cittadina c’è un laghetto carino, ma diciamo che viene utilizzata principalmente come base per le partenze per esplorare i suoi magnifici dintorni.
Le minoranze etniche
La maggior parte della popolazione è costituita da minoranze etniche, tribù autoctone che vivono principalmente di agricoltura, artigianato e da qualche anno anche di turismo. Ci sono circa otto tribù: gli H’mong, i Dao, i Tay, i Giay, Muong, Thai, gli Hoa e gli Xa Pho, sparse tra la città di Sapa e le montagne circostanti. La maggioranza vive nei pressi della città, gli altri sono sparsi tra le montagne.
Trekking a Sapa in Vietnam: fai da te o agenzia?
Si può fare il trekking a Sapa in autonomia o ci si può affidare a un tour operator locale. Noi avevamo davvero poco tempo a disposizione da dedicare a Sapa durante il nostro viaggio in Vietnam, quindi abbiamo contattato un’agenzia locale (Sapa O Chau) con cui abbiamo fatto il tour di due giorni. Alcuni villaggi si possono raggiungere facilmente dalla cittadina, sia a piedi, in scooter che in bicicletta.
Se si hanno molti giorni a disposizione, si può partire da Sapa città e fare tour in giornata oppure fermarsi a dormire in qualche homestay lungo il tragitto. Bisogna avere un po’ di senso dell’orientamento, e avere con se delle mappe e un navigatore.
La guida locale è un ottima idea
Un’altra soluzione è quella di contattare direttamente una guida che vi accompagni durante il trekking, ma le agenzie si occupano anche di questo. Personalmente mi è piaciuto avere la guida con noi, ci ha raccontato tanti spaccati della sua vita quotidiana e abbiamo capito meglio la loro società e la loro cultura. Inoltre ci ha mostrato i vari utilizzi delle piante, da quelli curativi a quelli estetici.
Ad esempio, c’è una pianta le cui foglie vengono utilizzate per tingere di blu scuro i loro abiti tipici. Abbiamo strofinato le foglie tra le mani, che si sono tinte prima di verde e poi di blu intenso. Per due giorni abbiamo avuto le mani blu!
Sapa Vietnam quando andare
Noi siamo state a Sapa tra agosto e settembre e il clima è sempre stato caldo, solo la mattina presto quando pioveva usavamo la felpa e i pantaloni lunghi, ma se usciva il sole si iniziava a sudare.
Ecco cosa portare per il trekking a Sapa:
- scarponi da trekking waterproof (i miei sono di decathlon e sono ottimi). Abbiamo camminato sotto la pioggia, tra fango, stradine allagate, sentieri scivolosi, e sarebbe stato impensabile con semplici scarpe da ginnastica;
- pantaloni lunghi da trekking waterproof, noi avevamo quelli con la zip che diventano corti all’occorrenza;
- infradito o sandali per quando si sta in casa/hotel e per far iposare i piedi dagli scarponi;
- il k-way non serve, fa troppo caldo. Molto più utili sono state le mantelline di plastica. In loco abbiamo acquistato, su consiglio della guida, un ombrellino ciascuno (lei aveva il suo personale ed era enorme). Pensavo fosse una pessima idea, ma mentre diluviava è stato utilissimo. Inoltre con il caldo che c’era, anche la mantellina di plastica diventava insopportabile.
- Un ricambio essenziale, un piccolo beauty con medicinali fondamentali, crema solare, cappellino, occhiali da sole.