Oggi ti porto con me a fare una passeggiata diversa dal solito, alla scoperta della Street Art di Milano, in particolare a NoLo, uno dei quartieri emergenti della città. NoLo sta per North of Loreto e si trova appunto a nord di Piazzale Loreto, nei pressi di Parco Trotter, tra via Padova e Viale Monza.
Il quartiere di NoLo

Si tratta di un quartiere tanto interessante quanto difficile, continuamente in trasformazione e in cambiamento. Questa è una zona multiculturale: passeggiando per le sue vie ci si trova di fronte a botteghe e alimentari di tutti i tipi, dai panettieri egiziani alle pasticcerie cinesi, tra negozietti vintage e mercatini dell’usato.
Dicevo che è un quartiere in evoluzione, perchè c’è chi sta iniziando ad investire in questa zona, aprendo gallerie d’arte, show-room, concept store, co-working. Inoltre, sempre più studenti e giovani professionisti stanno scegliendo di vivere qui per i prezzi più convenienti e per l’atmosfera multiculturale e vagamente hipster.
NoLo è una zona abbastanza periferica, è vero, e con la fama di essere un’area “malfamata” di Milano. Ma le cose stanno pian piano cambiando e anche qui si trovano opere di bellezza urbana. Basta cercare e avere voglia di scoprire qualcosa di diverso.
La Street art di Via Pontano
Oltrepassiamo Parco Trotter e svoltiamo in Via Giovanni Pontano, stradina pedonale tra Viale Monza e Viale Padova, che costeggia la ferrovia sopraelevata e che fa parte del progetto del Comune di Milano “Muri Liberi”.
Il progetto mette a disposizione circa 100 muri sparpagliati per la città, disponibili per gli artisti della street art. Per trovarli c’è anche la mappa ufficiale della street art milanese.

Via Pontano è una galleria d’arte a cielo aperto.
Da tanti anni vede un via vai di artisti più o meno famosi, che lasciano il loro contributo con bellissimi e coloratissimi graffiti, a volte provocatori e spesso con richiami al mondo dei social. Non manca neanche un murales dedicato al Il Milanese Imbruttito, di Raptuz.

Nel corso del tempo alcune opere vengono coperte e sostituite da altre (fa parte del gioco, giusto?) ma alcune rimangono nel cuore dei residenti e dei visitatori. Tra queste c’è l’opera Sarita di Sef 01 e Hadok. Sarita era diventata l’icona dell’identità multietnica di Via Padova, ma purtroppo il murales è stato coperto da un altro disegno. Peccato, perché era davvero bello e pieno di significato. Infatti non sono mancate nemmeno le polemiche da parte dei residenti di Via Padova. Questo a sottolineare quanto la street art, se fatta bene, è una vera e propria arte, che ti entra dentro, e lì ci rimane.
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Già che ti trovi in questa zona a nord di Piazzale Loreto, ti consiglio di concederti una passeggiata o un giro in bicicletta lungo il Naviglio della Martesana.