Ti piace camminare nei boschi? Ti senti più rilassato dopo qualche ora nella natura? Ti sembra di aver fatto ordine nella tua testa? A tutte queste domande c’è una risposta ben precisa. Si tratta dello Shinrin-yoku, termine giapponese, che significa letteralmente “bagno nella foresta”. Scopriamo insieme cos’è lo Shinrin-yoku e come trarne beneficio.
Cos’è lo Shinrin-yoku
Lo Shinrin-yoku è una pratica che viene dal Giappone e significa letteralmente “bagno nella foresta”. Il termine nasce negli anni ’80 e diventa fondamentale, nella medicina giapponese, nella prevenzione dello stress. Lo Shinrin-yoku nasce per far fronte al bisogno delle persone di rilassarsi, di lasciar andare, di stare meglio. Passare del tempo nella natura, è stato dimostrato, diminuisce i livelli di cortisolo, lo stress, e potrebbe essere d’aiuto anche nel prevenire ansia e depressione. Secondo quanto riporta il The Guardian, pare che anche la Duchessa di Cambridge sia fan di questa pratica.
Mentre, invece, la gente passa la maggior parte del tempo in ambienti chiusi e, ovviamente, davanti a PC e smartphone. Si stima che gli americani trascorrano il 90% del loro tempo in ambienti chiusi, che è decisamente troppo per il nostro corpo.
Come spiega Qing Li (esperto di medicina forestale, immunologo, fondatore e presidente della Società Giapponese per la Medicina Forestale) l’uomo è fatto per stare all’aperto il più possibile ed è progettato per essere connesso al mondo della natura.
Ecco i punti da seguire per praticare al meglio lo Shinrin-yoku:
- Spegnere il cellulare o silenziarlo, così da poter vivere l’esperienza senza distrazioni.
- Non avere né obiettivi né aspettative. Bisogna vagare senza meta e lasciare che il corpo vada dove si sente (magari non al primo bar che si incrocia, ecco).
- Di tanto in tanto osservare da vicino gli alberi, le foglie (che in questo periodo sono un’opera d’arte), i fiori, il paesaggio.
- Trovare un posto tranquillo dove sedersi per ascoltare i suoni della natura e dei suoi abitanti.
La mia idea di Forest Bathing
Non amo molto la meditazione, ma ultimamente sento proprio il bisogno di perdermi nella natura, ancora meglio se in un bosco poco frequentato, e camminare tranquilla godendomi i paesaggi colorati dell’autunno.
Non è necessario trovarsi in un bosco, anche i parchi cittadini vanno benissimo! Quello di Milano in Porta Venezia è il mio preferito, ad esempio.
La passeggiata dovrebbe essere lenta e rilassata, senza fretta di arrivare da nessuna parte. Diventa una sorta di meditazione in cammino, che va oltre il concetto di trekking. Infatti, diventa un vero e proprio momento da dedicare a se stessi e connettersi solo con ciò che ci circonda in quel momento. Toccare le foglie degli alberi, guardare i meravigliosi dettagli del bosco, ascoltare i suoi suoni: quand’è l’ultima volta che vi siete soffermati a osservare questi dettagli? E quanto tempo, invece, sprechiamo davanti agli smartphone?
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Secondo me ora ne abbiamo bisogno più che mai, voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere qui nei commenti, o su Instagram.